Il progetto Punto e virgola è stato costruito sull’idea che il verde, la natura, gli esseri viventi in genere, sono palestra di vita per gli uomini del nostro tempo. Tutti, infatti, ci siamo accorti che la cosiddetta società industriale che aveva costruito i suoi paradigmi sulla tecnologia, sullo sfruttamento delle risorse e dell’ambiente, ci ha fatti giungere quasi al capolinea delle potenzialità della natura.
Non solo, gli stili di vita implementati sull’efficienza a tutti i costi hanno, in concreto, lasciato ai margini molte persone se non delle intere comunità. L’abbandono di molte campagne e montagne, lo scempio della cementificazione, le monocolture industriali, l’inurbamento delle città…. sono solo alcuni degli aspetti deteriori, risultati da questo percorso.
Il nostro operare assieme alle persone con disabilità ci fa spesso incontrare coloro che sono stati emarginati, resi inattivi, con il solo pretesto che non erano in grado di sostenere ritmi e modalità imposte dal modello sociale fino a ieri esaltato.
Ora, con sempre maggiore insistenza, si rimette al centro la natura, l’agricoltura, la vita buona, la necessità di includere ogni uomo ed ogni donna in una società equa, collaborativa, rigenerante, capace di aprire alla speranza anche coloro che fin qui hanno vissuto il “non c’era posto per loro”.